Lo psicologo è il professionista che offre le sue conoscenze a salvaguardia della salute mentale e del benessere psicologico. E' molto importante, durante l'arco della propria vita, raggiungere un grado di equilibrio e maturità psicologici sufficienti per potersi realizzare e sentirsi sereni. Lo psicologo aiuta a raggiungere e mantenere questo importante obbiettivo. Lo psicologo ha un ampio raggio d'azione, può occuparsi anche della psicologia del lavoro, dello sviluppo, dello sport, di psicologia giuridica, ecc. In questo contesto parleremo esclusivamente dell'area di psicologia clinica e della salutogenesi, cioè, rispettivamente, del contrasto al disagio psicologico (o disturbo psichico) e dello sviluppo e mantenimento della salute mentale.

Tre ambiti di intervento

E' possibile farsi aiutare dallo psicologo in almeno tre ambiti: Crescita psicologica Mantenimento e sviluppo delle capacità psicologiche Contrasto al disagio o al disturbo psicologico Vediamo brevemente di cosa si tratta e poi rispondiamo ad alcune frequenti domande.

1. Crescita psicologica

La maturità psicologica è un bene prezioso. Permette di essere e sentirsi adeguati, sufficientemente consapevoli dei propri limiti e potenzialità, e abili nel comprendere l'ambiente che ci circonda, in tutte le sfumature. La maturità psicologica è quindi uno stato che aumenta considerevolmente le probabilità di realizzarsi secondo i propri desideri e aspettative, perché si è capaci di modificarsi a seconda delle situazioni pur rispettando la propria individualità e la propria indole. Le scelte effettuate con maturità psicologica si rivelano spesso proficue, così come le valutazioni sugli imprevisti e sugli ostacoli diventano spunti di riflessione e miglioramento. Per arrivare alla migliore condizione di maturità psicologica occorre salvaguardare il proprio stato mentale durante la crescita, cercando di favorire quelle situazioni che possono ampliare la capacità di cambiare ottica, di percepire al meglio le sensazioni, i pensieri e le emozioni. Gli accadimenti esterni e il rapporto che ogni persona ha con se stessa devono concorrere nello sviluppo e forgiatura del carattere, della personalità e della filosofia di vita. Tutto ciò si concretizza nel pieno raggiungimento della maturità psicologica. In questo ambito il suggerimento è quello di rivolgersi allo psicologo sin dalla giovane età (adolescenza o prima età adulta per esempio), indipendentemente da disagi o particolari crisi problematiche. Sarà possibile, in tal modo, seguire nel tempo lo sviluppo della personalità, aiutando l'individuo a "prendere" dall'ambiente e da se stesso le migliori risorse. In questo contesto il rapporto con lo psicologo può essere saltuario. Un incontro ogni due o tre mesi, qualche ciclo di incontri se necessario e mirati a singoli aspetti, sono la norma per la maggior parte delle persone. Uno degli indiscutibili vantaggi è quello che, qualora situazioni particolari mettano a dura prova la psiche, la presenza di un professionista che conosce perfettamente la storia personale dell'individuo può garantire la massima efficacia degli interventi di ripristino dell'equilibrio psicologico e della serenità mentale.

2. Mantenimento e sviluppo delle capacità psicologiche

La salute mentale e il benessere psicologico non sono elementi statici. E' sempre necessario modulare le proprie azioni e i pensieri orientandoli verso il raggiungimento di situazioni appaganti. E' quindi molto importante conoscere in quale modo un individuo può migliorare e ottimizzare questo movimento verso il benessere. Lo psicologo si pone in questo caso come un allenatore che aiuta l'individuo a sviluppare un bagaglio maggiore di risorse, sia relazionali sia interiori, tali da poter assicurare in ogni momento un adattamento migliore così come una migliore capacità di percepire gli aspetti positivi delle situazioni. Oltre a questo lo psicologo in questo ambito aiuta l'individuo a sviluppare le proprie potenzialità, anche a livello creativo oltre che riproduttivo, per raggiungere mete più gratificanti e rinnovare le condizioni psicologiche, rivitalizzando l'interesse, la curiosità e la "sfida" verso il raggiungimento degli obbiettivi. Per questo ambito lo psicologo deve poter approfondire la conoscenza della personalità e della storia personale dell'individuo, al fine di impostare il migliore programma di sviluppo psicologico. Spesso è possibile seguire, tramite piccoli gruppi, dei percorsi mirati allo sviluppo di maggiori competenze psicologiche, utili sia in ambito lavorativo che ricreativo o più prettamente personale.

3. Contrasto al disagio o al disturbo psicologico

Ogni persona può trovarsi di fronte a situazioni che procurano disagio psicologico. Oltre alle naturali e personali risorse, che permettono di far fronte allo stress e adottare le migliori reazioni possibili, è a volte necessario ricorrere all'aiuto dello Psicologo. Per sintomi non troppo invalidanti e in presenza di una personalità sana, lo Psicologo potrà tramite consulenze psicologiche aiutare la persona a mettere chiarezza fuori e dentro di sé, stimolando il comportamento adattivo ottimale e sostenendo l'individuo nell'impatto con le fonti di stress, di confusione e di conflitto. Nei casi in cui la situazione è più problematica, le risorse psicologiche meno disponibili, siamo in presenza di una situazione molto delicata e lo psicologo, se abilitato all'esercizio della Psicoterapia, può avviare un percorso di psicoterapia. Servirà per irrobustire la personalità, stimolare l'equilibrio psicologico, assumere nuovi atteggiamenti in conseguenza a nuove percezioni di sé e dell'ambiente. L'obbiettivo sarà quindi sia quello di superare il disagio che l'individuo sta attraversando, sia quello di "regolare" in modo più stabile la tendenza a sentirsi feriti, non adeguati, non autentici, sommersi da emozioni negative o da pensieri asfissianti. E' sempre bene porre attenzione al fatto che in questi casi il professionista deve essere formato con una specializzazione in psicoterapia, oltre alla laurea in psicologia o in medicina.

Rispondo ad alcune domande.

  • D: E' necessario andare dallo psicologo?
  • R: Per certi versi la risposta è sì. Almeno lo è nella misura in cui diamo per scontato che nella vita si vada periodicamente dal medico o dal barbiere (o parrucchiere). Andare intanto dallo Psicologo, per conoscerlo e farsi conoscere, avviare un rapporto che in futuro può essere utile (a volte necessario), è quasi un investimento sulla salute ed è da consigliarsi. Se, nel prossimo futuro, vi sarà l'istituzione della figura dello Psicologo di Base, quanto detto sarà ampiamente confermato e palese. Nell'attesa, seppure privatamente, a mio avviso è fortemente indicato avere uno psicologo di fiducia. Resta sempre la più ampia libertà di rivolgersi al proprio psicologo nei momenti e nei modi che si ritiene siano ottimali. Qualcuno vorrà fare dei controlli semestrali, altri dei piccoli cicli di incontri su specifici argomenti, altri ancora concorderanno un percorso più strutturato per migliorarsi o ritrovare il proprio equilibrio. E' anche possibile usufruire delle tecniche di rilassamento psicofisico, per abbassare periodicamente i livelli di stress. Lo scopo è sempre lo stesso: assicurare alla propria organizzazione mentale, come lo si fa per il corpo, la migliore assistenza, prevenzione e cura, per essere liberi di affrontare la vita con entusiasmo, fiducia e serenità.

Psicoterapia Dr. Giuseppe VadalàLa psicoterapia ha l'obbiettivo di aiutare il paziente a superare l'immaturità psicologica, guidandolo verso la piena maturità e gestione equilibrata. Affronta i disturbi psichici che, in modo più o meno evidente, limitano la libertà della persona, peggiorando e talvolta annullando il senso di vitalità, l'autenticità e la piena realizzazione di se stessi.

Un percorso psicoterapeutico può essere relativamente breve (6 mesi/1 anno) ma anche abbastanza lungo (2/5 anni o più), ciò dipende da molti fattori, su cui spesso neanche gli addetti ai lavori si trovano in accordo.

In genere ogni psicoterapeuta, a seconda della formazione, delle tecniche apprese e delle preferenze, indica il tipo di metodo usato per affrontare una determinata situazione psicopatologica e, nei limiti del possibile, può anche indicare la durata del percorso terapeutico.

E' comunque una indicazione di massima, poiché è difficile prevedere, soprattutto all'inizio, la velocità con cui il paziente metterà in gioco "le sue carte", la rapidità con cui farà breccia nella sua psicologia e approfondirà, assieme al terapeuta, le cause e i risvolti che tengono attive le situazioni problematiche.

Inoltre non è facile prevedere eventuali ricadute, periodi di stasi dovuti anche a contingenze esterne o alla complessità dei conflitti, ecc.

Se non è quindi prevedibile con certezza la fine di un percorso psicoterapeutico è comunque importante sottolineare che i benefici si vedono relativamente presto e ad un certo punto la terapia serve soprattutto a verificare la bontà del lavoro svolto, la stabilità dell'equilibrio raggiunto e lo sviluppo delle potenzialità della persona.

L'approccio integrato, tagliato su misura per lo specifico paziente e sempre più seguito da studiosi e professionisti, permette di modulare il setting e le tecniche in base alla situazione clinica, all'andamento del processo terapeutico e al continuo feedback portato dal paziente.

consulenza psicologica roma(counseling psicologico)

La consulenza psicologica consiste in una serie di colloqui tesi ad ottimizzare le risorse già presenti nell'individuo per la risoluzione di disagi psicologici, a chiarire nodi conflittuali e gestire nel modo più efficace gli eventi e le situazioni generanti stress, incertezza e conflitto.

Se la personalità non è particolarmente immatura e se i sintomi non sono cronici o troppo invalidanti, è sufficiente un breve ciclo di colloqui di consulenza psicologica, durante i quali si mettono a fuoco specifici argomenti e ci si adopera per la loro rapida risoluzione.

Prima di intraprendere un ciclo di counseling deve essere posta una precisa diagnosi derivante dall'analisi delle problematiche e dall'indagine sulla personalità.

Se questo passaggio viene omesso, si può correre il rischio di affrontare in modo superficiale il problema riscontrato, producendo scarsi cambiamenti o, più spesso, cambiamenti del tutto effimeri e instabili.

Il counseling psicologico infatti presuppone un lavoro partecipativo da parte del cliente, una buona capacità di sopportare un certo grado di frustrazione e di stress, quello necessario per affrontare le problematiche e mettere a punto le soluzioni migliori, monitorandone poi l'andamento

Psicologo di fiducia

 

Avere un professionista di fiducia per il raggiungimento e il mantenimento del benessere psicologico è molto importante, tanto quanto lo è avere il medico di base.

Consultando periodicamente il proprio psicologo è possibile ottenere i numerosi vantaggi e attuare la migliore forma di prevenzione psicologica.

Lo Psicologo in ambito clinico e della salutogenesi:

  • E' un punto di riferimento durante le normali crisi della crescita
  • E' un valido aiuto quando si è di fronte a scelte difficili o ad eventi improvvisi e importanti
  • Permette di monitorare lo stato di stress e le minacce che attentano all'equilibrio psicologico
  • Aiuta a distinguere le situazioni ambientali patologiche dalle situazioni dove è il tuo malessere a causare problemi
  • Supporta tramite l'ascolto e l'analisi le situazioni difficili a livello personale, relazionale, familiare e lavorativo
  • Permette un'indagine approfondita sul carattere, sulla personalità, sugli stili di comportamento, fino all'individuazione di eventuali psicopatologie
  • Aiuta nella ricerca delle proprie potenzialità, migliorando le prestazioni nei vari ambiti e la capacità di decidere e reagire efficacemente

Nel caso sia necessario e tra le altre cose, lo Psicologo può:

  • somministrare test
  • effettuare colloqui psicologici
  • effettuare trattamenti di rilassamento psicofisico
  • effettuare sedute di psicoterapia (se specializzato in psicoterapia)

Il primo passo

Il rapporto con lo Psicologo si basa sulla buona relazione di fiducia. E' dunque necessario contattare il professionista, incontrarlo in studio, e stabilire se la comunicazione e le modalità di contatto sono compatibili con il proprio modo di pensare.
Più precisamente, alla fine dell'incontro, deve risultare un senso più o meno certo di sentirsi "nel posto giusto" o "a casa".
L'accettazione delle particolarità del professionista e delle sue modalità di lavoro devono venire spontanee, tenendo presente, ovviamente, che si tratta di un rapporto professionale, con le sue regole e i suoi vincoli.

E' più che normale, dovendo intraprendere una relazione professionale che potrebbe protrarsi nel tempo, incontrare diversi professionisti sino a quando non si percepisce di essere nel posto adatto, dove ci si sente a proprio agio (pur con tutti i limiti dovuti ai contenuti che si devono condividere).

La cartella clinica e i colloqui di controllo

Il Dr. Vadalà suggerisce di cercare e scegliere lo psicologo di fiducia sin dalla giovane età. Non è necessario "stare male", poichè lo Psicologo non si interessa esclusivamente di psicopatologie, anzi, la più proficua relazione si instaura quando l'oggetto dell'indagine e del supporto è l'intera persona, le sue scelte e le sue attività, lungo tutto l'arco della vita.
Il benessere psicologico e la capacità di far fronte allo stress e di reagire con scelte mature ed efficaci sono alcuni degli obbiettivi da raggiungere, più importanti di quanto si possa ritenere, e non hanno a che fare con psicopatologie conclamate.

E' pertanto una buona abitudine quella di prevenire qualsiasi risposta non adattiva, creando per tempo la situazione ottimale per svolgere i compiti di supporto psicologico.

In cosa consiste?

Al primo contatto si crea una cartella personale, si fa un approfondito colloquio di conoscenza e si valuta l'opportunità di fare altri due o tre colloqui, per completare l'analisi della personalità e della storia personale del cliente In questi primi colloqui si approfondiscono abitudini, storia personale, condizioni relazionali, lavorative, amicali, ecc. al fine di tracciare un quadro generale della situazione di partenza. In caso di necessità si possono somministrare test e questionari, con lo scopo di valutare lo stato iniziale di benessere o malessere psicologico.

Dopo l'apertura della cartella?

Creata la relazione di fiducia con lo psicologo, si predispone una scadenza temporale (sei mesi, un anno o altro intervallo ritenuto adeguato) come data per il controllo della situazione psicologica. In tali incontri di controllo si indaga sugli eventi accaduti dal controllo precedente e si valuta nuovamente lo stato di benessere o di malessere psicologico.

Incontri su richiesta

L'utilità di avere un professionista che già ci conosce e che ha seguito le vicissitudini, si rivela soprattutto quando, per accadimenti particolari o in certe fasi delicate, si richiede una consulenza, uno o più incontri dedicati ad un particolare argomento o situazione. In questi casi lo psicologo può intervenire con velocità e precisione, avendo già molte informazioni in archivio e una buona relazione di fiducia già avviata.

E se siamo una coppia?

La cartella e il rapporto professionale possono essere anche avviati in coppia (marito e moglie, fidanzati, conviventi).

Quanto costa?

Per una stima indicativa si può leggere la pagina sull'onorario, tenendo presente che l'apertura della cartella coincide con il primo ed in genere unico colloquio, mentre se si rendono necessari ulteriori colloqui d'indagine, verranno conteggiati come singole consulenze psicologiche.

Come posso contattare il Dr. Vadalà per avviare questo rapporto professionale?

Per contattare il Dr. Vadalà si può leggere la pagina contatti.